Buongiorno! Oggi vi propongo una veloce carrellata fra i libri che ho letto in quest’ultimo periodo, quasi una sfilata primavera-estate.
Arto Paasilinna, Piccoli suicidi fra amici
Di questo autore finlandese avevo già letto il bellissimo “L’anno della lepre”. Questo libro affronta con nordica leggerezza il drammatico problema dei suicidi in Finlandia e in generale nei paesi del Nord Europa, civilissimi e benestanti ma lambiti solo per pochi mesi dell’anno dalla luce del sole, uno dei più potenti antidepressivi naturali. Riuscirà la "Libera Associazione Morituri Anonimi" a raggiungere l’agognata meta del suicidio di massa? Divertente, con freddezza.
AA.VV. Viaggiare in giallo
Sellerio offre spesso questi antipasti misti grazie ai quali è possibile assaggiare vari autori che si cimentano in racconti brevi con un tema comune (Natale, Capodanno, Ferragosto in giallo, per esempio). Il tema del viaggio offre ricchi spunti approfonditi stavolta da Alicia Giménez-Bartlett, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Francesco Recami, Alessandro Robecchi, Gaetano Savatteri. Consigliato a chi ama il giallo e desidera ampliare i propri confini approcciando nuovi autori.
Piero Chiara, La stanza del vescovo
La vera protagonista di questo romanzo è forse l’atmosfera di rinascita e di apertura a tutte le possibilità dell’immediato secondo dopoguerra. Un giovane bighellona in barca lungo le rive del lago Maggiore e cade nella tela di villa Cleofe, che custodisce, oltre alla camera che dà il titolo al libro, diversi segreti. Il giallo non è che una scusa per sviscerare la meschinità di un universo chiuso e torbido come le acque della darsena della villa.
Antonio Manzini, 7-7-2007
Una pietra miliare nella saga di Rocco Schiavone, che qui racconta finalmente il giorno più brutto della sua vita, in cui ha perso la sua Marina. Sospiro.
Antonio Manzini, Pulvis et umbra
Non presente in foto ma polverizzato 🤪 nel frattempo. Il proseguimento della saga schiavonica. A pagina 60 il fondamentale vademecum su quando usare correttamente due eleganti intercalari romaneschi, “sticazzi” e “mecojoni”. Vietato sbagliare. Prossimamente su Raidue.
Guido Morselli, Divertimento 1889
La scrittura di Morselli è un miracolo di densità e leggerezza. Tutti i suoi libri sono stati pubblicati solo dopo il suicidio nel 1972. Toh, com’era bravo! Qui ci racconta la vacanza in incognito di un monarca declassato a Conte, fra avventure galanti e declino fisico, tratteggiando un ritratto molto umano e poco aulico di Umberto I. Di suo ho letto anche il disperato ”Dissipatio H. G.” Un genio, lo amo.
Che dite, vi è piaciuto questo tipo di recensioni veloci?
Ditemi anche se volete approfondire qualche titolo!
A presto!
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"La lezione del freddo" di Roberto Casati
"Io sono un gatto" Soseki
"L'enigma di una breve primavera" Piera Biondi
"La lingua geniale" Andrea Marcolongo
Libri del 2017
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