Dopo la Panzanella e la Pappa col pomodoro, oggi vi
parlerò di una ricetta estremamente semplice, economica, completa, che si può
fare in momenti di emergenza, adatta soprattutto ai mesi freddi.
Il mangiatore di fagioli del Carracci
secondo me ha spinzettato troppo quelle sopracciglia...
Questo
piatto ha una storia che ne spiega il nome.
Fra la
fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, nei dintorni di Firenze
arrivarono molti minatori provenienti dalla Lombardia, per scavare i numerosi
tunnel della linea ferroviaria Faentina. Dopo gli estenuanti turni di lavoro
(anche dodici ore), i poveretti non trovavano nessuna osteria aperta per
mangiare qualcosa di caldo, così i fiorentini inventarono, con quello
che avevano in casa, questa semplice zuppa che prende il nome dagli operai che
la mangiavano.
Secondo altri, invece, questo era il piatto preferito di Bernardino Zendrini di Brescia che, nel 1740, diresse i lavori di prosciugamento di una parte della Maremma, con una squadra di operai lombardi.
In molte
zone, per assonanza e per l'innata eleganza del popolo toscano, viene chiamata
anche "zuppa bastarda".
Ingredienti:
•
Due fette di pane toscano (sì,
lo so, giuro che è l'ultima volta!) abbrustolito a
testa;
•
due ramaiolate di fagioli cannellini, con il
loro brodo, a testa;
• qualche spicchio d'aglio;
• qualche foglia di salvia;
•
olio extravergine d'oliva q.b.;
•
sale;
•
pepe.
Procedimento:
Si
abbrustoliscono le fette di pane (anche raffermo), ci si strofina sopra uno
spicchio d'aglio, si mettono in una scodella e ci si versano sopra due
ramaiolate di fagioli con il loro brodo. Crocina d'olio e buon appetito!
Foto Web
Imbarazzante
nella sua semplicità...
Ora
potete capire perché poteva essere fatta in tutta velocità con gli avanzi che
avevano in cucina!
Per
preparare i fagioli ci sono due metodi:
Foto mia. |
Metodo
della nonna: mettete i fagioli secchi a rinvenire nell'acqua la sera prima,
scolateli e, magari in una di quelle belle pentole di coccio, metteteli con
poca acqua, una buona dose di olio extravergine d'oliva, un pizzico di sale (il
sale indurisce la buccia dei fagioli, aggiungerete quello che manca alla fine),
poco pepe, aglio schiacciato e salvia.
Per ovviare ai ben noti effetti delle bucce dei legumi 😁, si può usare l'alga Kombu (si trova ormai in quasi tutti i supermercati nel reparto tofu/seitan e affini vegani) e, anche se il suo aroma un po' particolare può non piacere, basta metterne veramente poca nell'ammollo e toglierla a fine cottura.
Per ovviare ai ben noti effetti delle bucce dei legumi 😁, si può usare l'alga Kombu (si trova ormai in quasi tutti i supermercati nel reparto tofu/seitan e affini vegani) e, anche se il suo aroma un po' particolare può non piacere, basta metterne veramente poca nell'ammollo e toglierla a fine cottura.
Questo vecchio metodo si basa sulla lentezza: deriva infatti dalla cottura
effettuata in un fiasco spagliato messo in un canto del forno dopo che si era
cotto il pane, quindi lentissimamente e con una dose minima di acqua per non
disperderne il sapore.
Con la
pentola di coccio la questione sarà più veloce, ma va messo a fuoco
bassissimo, con un diffusore di calore sotto (una di quelle retine circolari da
fornello che vedete nella foto) e con il coperchio.
Personalmente
usavo questo secondo metodo per la cottura dei fagioli due volte l'anno (se andava bene!): per la vigilia di Natale (in Toscana bisogna appunto fare
"vigilia", cioè non mangiare carne e stare leggeri: niente cenone da noi)
e per il Venerdì Santo; ultimamente sono diventata più brava, perché effettivamente la differenza di sente. Basta poi surgelare la quantità avanzata di fagioli, per averli pronti per cene di emergenza.
Comunque non vi sentite troppo in colpa se rovesciate quella benedetta lattina nel
tegame, nella vita ci sono cose più importanti che cucinare!
La cucina toscana, Giovanni Righi Parenti,
Newton Compton Editori.
Chiudo
questa mia sgangherata scorribanda nella cucina toscana consigliando, a chi avesse voglia
di approfondire l'argomento, un bellissimo libro, ricco di notazioni storiche, che ci è stato regalato da un amico di mio
marito quando ci siamo sposati. Copio la sua dedica:
Agli sposi,
ricordando loro
(soprattutto alla moglie)
che un uomo senza pancia
è come un cielo
senza stelle.
E
se la so fare io... buon appetito a tutti!
Ditemi se conoscevate questa ricetta, com'è andata se avete provato a realizzarla o se desiderate conoscerne altre; se possibile cercherò di accontentarvi (ricordatevi però che sono una cuoca sui generis!)
Lasciando un commento, mi aiuterete a migliorare la qualità dei post! 😊
Ditemi se conoscevate questa ricetta, com'è andata se avete provato a realizzarla o se desiderate conoscerne altre; se possibile cercherò di accontentarvi (ricordatevi però che sono una cuoca sui generis!)
Lasciando un commento, mi aiuterete a migliorare la qualità dei post! 😊
E come si dice...omo de panza, omo de sostanza�� La trippetta dei mariti ben nutriti non è sexy ma in fondo dà soddisfazione��
RispondiEliminaIl pane toscano dovrebbe essere dichiarato patrimonio dell'umanità, punto e basta. Accetto volentieri spedizioni di pagnotte��
Propongo altre sgangherate scorribande in cucina��
E poi, per quanto riguarda la pancia, chi è senza peccato scagli la prima pietra! 😅
EliminaBisognerà organizzare una spedizione di pane secco, speriamo che le poste svedesi non facciano ispezioni a sorpresa, perché la sorpresa potrebbero averla loro...
Sto pensando ad altre ricette non richieste e facili in maniera imbarazzante, vi farò sapere!
Grazie del commento! 😘
E w le lattine rovesciate nel tegame!!! Mi piacciono le ricette veloci!!! Bravissima moz!!
RispondiEliminaChe vuoi, ho un certo talento per le cose tirate via... 😎✌🏻️
EliminaGrazie per il sostegno! 😘
Carissima Moz, grazie per quest'altra ricetta e per la sua interessante storia!
RispondiEliminaConfesso di essere inorridita al metodo barattolo 😂 mi piacciono molto i legumi e secondo la tradizione della mia zona si cucinano nella pentola di coccio messa nel caminetto, a ridosso della brace. Raramente però ho il fuoco acceso a casa, ma i legumi li cucino tutto l'anno... quindi mi tocca la pentola e il fornello, ma non compro mai i legumi cotti, non mi sanno di nulla! Al massimo ne cuoccio di più (non cambia nulla a cuocere 150 grammi di fagioli o 700) e li congelo a porzioni... così quando ho fretta vado di microonde o direttamente nella pentola!
Il pane di accompagnamento che uso, ovviamente, è quello salentino... non troppo diverso da quello toscano, fatta eccezione per il sale. Nelle zuppe pugliesi infatti va usato il pane di semola di grano duro a lievitazione naturale... fa la differenza!
Non conoscevo l'Alga Kombu... da provare!
Ma infatti, come hai letto, ultimamente mi sono convertita alla cottura/surgelamento oppure a comprarli già cotti alla gastronomia, uso il barattolo solo in situazioni di emergenza, il gusto ci guadagna!
EliminaGrazie del commento! 😘
bbbbona....legumi...in particolare i fagioli mi piacciono assai!!!
RispondiEliminaanche io quasi sempre uso i fagioli in scatola...una bella sciacquata...giusto per togliere la loro acqua schiumosa...e via dove devono andare....
un cincinin di peperoncino? o tanto pepe?
In Toscana prevale il pepe, credo che il peperoncino sia merce d'importazione, ma niente impedisce!
EliminaGrazie del commento! 😘
dici di importazione per non dire di contrabbando...vero?
EliminaAhahahahah! Droghe forestiere, tanto che spesso il peperoncino qui viene a volte chiamato zenzero, che è tutta un'altra cosa! Personalmente però preferisco il peperoncino al pepe, pare faccia addirittura bene!
Eliminaa me piace molto anche il pepe...e adoro il Peposo.....all'Imprunetina...ma anche no......cibo degli Dei!
EliminaAltra roba... e altri cuochi! Comunque pare che non sia difficile da preparare, mi ci potrei cimentare. Brava, bella idea! 👍🏻
EliminaBellissima la dicitura "foto mia"!ricetta veloce vuol dire pronta per essere riprodotta!bravissima!
RispondiEliminaVeloce da riprodurre e da mangiare! 😘😘😘
Elimina