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martedì 16 agosto 2022

LIBRI 2022, I PARTE


Ciao! Vediamo un po' cosa ho letto nella prima parte del 2022 (così evito di rileggerli per dimenticanza fra qualche anno!).

Non fosse mai successo... Carambole di H. Nesser



Carlo Mazza Galanti, Ma cosa pensavi di fare? Romanzo a bivi per umanisti sul lastrico 🏛💸

Il titolo sembra tagliato sulla mia esperienza di vita e l’ho preso sulla spinta dell’entusiasmo. È scritto con estrema intelligenza e ironia, con l’aggiunta di una cultura e un substrato di esperienze reali devastanti (il capitolo su Orizzonte Scuola è da incorniciare). Manca sicuramente la leggerezza, quella cosa che probabilmente è mancata a chi è stato giovane negli ultimi vent’anni. Devo dire poi che le storie a bivi non mi sono mai piaciute (a partire da quelle di Topolino), perché spezzano troppo il flusso narrativo e brechtianamente ti estraniano. Io non voglio essere estraniata, voglio essere coinvolta quando leggo. Veramente ben scritto ma, per quanto mi riguarda, deprimente.



Kate Northrup, Soldi: una storia d’amore 💰💕

Avete mai visto “I love shopping”? Questo libro sembra scritto dalla protagonista, giornalista economica che consigliava tecniche di risparmio e investimento, perennemente in rosso in banca per una dipendenza patologica dallo shopping. Kate Northrup, rampolla di una benestante famiglia americana, racconta il proprio difficile e, diciamolo, privilegiato rapporto con il denaro, declinandolo al femminile e buttandola sul sentimentale. Il che non è in sé sbagliato e offre spunti interessanti ma lo fa rimasticando il sempre valido Kiyosaki (vedi recensione Padre ricco, padre povero) e il mai dimenticato Trump (che, ci ricorda, ha fatto bancarotta nove volte e nove volte è ridiventato miliardario…). In sostanza, come diventare ricchi essendolo già.

Contraddittorio ma con sufficienti spunti di riflessione.

Carlotta Perego, Cucina botanica, vegetale, facile, veloce 🌱👨‍🍳

Mi piacciono molto i libri di cucina con quelle belle foto che fanno sembrare anche un pappone orrendo un’opera d’arte. Come amo ripetere, non sono una di quelle persone che trovano rilassante cucinare, soprattutto quando in una mezz’ora scarsa devi preparare qualcosa che non solo nutra e sia sano, ma sia anche gustoso e, che diamine, bello da vedere. Paradossalmente imparare nuovi piatti o mezzi per risparmiare tempo (come preparare in anticipo o organizzare meglio le attrezzature) permette a noi “disadatti in cucina” di starci meno a pensare e starci meno (in cucina). Non sono vegana come l’autrice del libro, youtuber e influencer, (signora mia, dove andremo a finire?) ma, come molti sanno, il consumo di carne è una delle fonti maggiori di inquinamento, oltre a non essere sanissimo. Quindi cerco modi divertenti per esplorare il meraviglioso mondo dei legumi e delle varie fonti di proteine non animali.

Godibilmente vegano.

Ti piace cucinare? Beato/a te!😉

Sara Olivieri, Inizio lunedì 🍝📆

Seguo Sara @iniziolunedi perché è una dottoressa molto intelligente e ironica che combatte quotidianamente contro i preconcetti legali alla “dieta” che oggi abbiamo tutti nel cervello, la cosiddetta “diet culture”. La salute non è solo fisica ma anche mentale, quindi non è detto che una persona che ci sembra in sovrappeso sia in condizioni di salute peggiori di una che ci appare magra e in forma (il caso di Lady Diana può essere esemplificativo); stare “a dieta” per un periodo per perdere peso spesso è controproducente (e questo lo avevamo capito in molti), la dieta in realtà è quella che seguiamo tutti i giorni; lo “sgarro” non deve essere vissuto come un atto delinquenziale ma è una normale variazione della nostra dieta, che deve appunto essere varia ed equilibrata, nelle quantità e nella qualità. Detto così sembra facile ma lei lo fa sembrare ancora più semplice: ritornare come quei neonati in età da svezzamento nel famoso esperimento in cui, messi davanti a vari alimenti, ognuno prendeva esattamente la dose dei vari nutrienti necessaria alla loro crescita, né in eccesso né in difetto. Il cammino non è in discesa ma si può fare. Leggendo questo libro ho dovuto combattere diversi pregiudizi difficili da estirpare.

Spiazzante.

Paul Auster, 4 3 2 1. 🇺🇸👯👯

Questo libro comincia e finisce con una barzelletta che è il nucleo ispirativo del libro stesso.

Un solo protagonista declinato in quattro gradazioni di vita, a partire dal momento zero, la notte in cui muore, o non muore, suo padre in un incendio. Da lì si dipanano le diverse vite del personaggio, con alcune costanti, molta vita e altrettanta letteratura nel mezzo. Quattro libri in uno, quindi. Confesso che a un certo punto ho dovuto cominciare a farmi uno schemino per non confondere i vari Ferguson. Non avevo mai letto nulla di Auster ma credo che lo farò ancora.

Ambizioso e semplice. Capolavoro.

Vedi 10 libri irrinunciabili mattone edition


Daniela Lucangeli, A mente accesa 🧠👩🏼‍🏫

L’autrice è una delle più brillanti esperte non solo italiane di psicologia dello sviluppo, ha studiato e lavorato all’estero ma non esita a raccontare il suo disastroso esordio come maestra: ritrovandosi con una classe speciale da sola a diciott’anni, non trovò di meglio che scappare dalla finestra che dava sui campi. Questo le costò un’ammonizione che figura ancora nel suo fascicolo personale ma che non bastò a fermarla, anzi… Un esempio di come l’ipersensibilità possa essere una marcia in più per capire gli altri, specie quando sono piccoli e nessuno si china alla loro altezza per guardarli negli occhi. Consigliatissimo a insegnanti e genitori alle prese con i compiti, per capire perché gli errori non devono essere demonizzati.

Umile.

Sandor Marai, Le braci ❤️‍🔥🏰

Il romanzo gira intorno ad un unico fatto, centrale nella vita del protagonista, che riceve un vecchio amico d’infanzia nel suo palazzo per un ultimo incontro, vista l’età avanzata di entrambi. Per un’intera notte il generale si produce in un interminabile monologo, al quale l’amico risponde raramente e in modo laconico. Chiuso in un castello d’orgoglio, il vecchio generale si chiede se sia valsa veramente la pena rimanere arroccato nelle proprie posizioni.

Ripetitivo ma non noioso.

Vedi 10 libri irrinunciabili versione light



Stefania Bertola, Romanzo rosa. 💗✍️

Avete mai letto quei romanzetti rosa in cui, dopo l’opportuna dose di vicissitudini e traversie, “egli la stringe fra le sue maschie braccia” e convolano finalmente a giuste nozze? Pensate che sia così facile scriverne uno? Frequentereste mai un corso per imparare a farlo? La protagonista di questo romanzo, che potremmo definire una bibliotecaria single gattara, si immerge in questo mondo fatto di regole ferree (lei non deve mai essere di ceto superiore a lui, per esempio) insieme ad altri compagni di scrittura, le cui storie si intrecciano ai Melody (così viene storpiato il nome della suddetta collana di romanzi rosa) che stanno creando. I brani delle lezioni di Leonora Forneris, con la sua solenne frivolezza, sono fra i più spassosi che abbia mai letto.  

Intelligentemente esilarante.


Antonio Manzini, Le ossa parlano 🦴🕵️

Un medico in pensione trova, durante una passeggiata in un bosco, delle ossa che sbucano dal terreno. E qui una rottura di co… del decimo livello si abbatte su Rocco Schiavone, ovvero il caso di omicidio. I resti risultano per di più appartenere ad un bambino. Ancora una volta Manzini sa intessere un bel romanzo giallo, con una struttura ad anello, che sottolinea l’importanza dei dettagli e anche del noioso ma necessario lavoro di controllo dei dati a tavolino. 

Ho finalmente capito da chi ha preso ispirazione Manzini per il personaggio di Schiavone: Girardo Patecchio, un autore del Duecento che nella sua Frotula noiae mortalis elenca persone e situazioni spiacevoli: la povertà, la strada rotta, il rasoio che non taglia, le donne che chiedono soldi… Chissà se anche lui aveva un cartellone?

Sempre valido.

Altri libri di Manzini📚


Georges Simenon, Il testamento Donadieu 👨‍👩‍👧‍👦🏠

Nemmeno questa volta Simenon ce la fa a non partire con il morto ma non si tratta propriamente di un giallo: il racconto si evolve nell’epopea di una ricca famiglia di provincia e delle sue peripezie per sussistere sopra un certo livello dopo la morte del capofamiglia. Bellissimo ritratto di donna nel personaggio di Martine. Definito da Camilleri come il più balzacchiano dei romanzi di Simenon, ha per me avuto il valore aggiunto di distrarmi durante le eterne giornate e, soprattutto, nottate di una breve degenza ospedaliera. Si conferma quindi il valore terapeutico/calmante dello scrittore belga. Sull’effetto Tavor di Maigret 👈

Splendido.


Gianrico Carofiglio, La disciplina di Penelope 🏋️‍♀️👩🏻‍⚖️

Le donne dei romanzi di Carofiglio sono sempre fortemente “fuori norma” e trasgressive: non fa eccezione Penelope Spada, ex magistrata dimessasi per un grave fatto non meglio precisato,  bellissima e forte fisicamente ma dedita all’alcol e al fumo in maniera piuttosto preoccupante. Nel romanzo racconta in prima persona di un’indagine privata presa in carico senza troppo entusiasmo, per riaprire un caso di omicidio ormai archiviato.

Breve ma piacevole.

Passione cinema:


L'Opera per imbranati:

Mozart parte I 

Mozart parte II,

 Rossini 

 Bellini

Donizetti

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mercoledì 5 gennaio 2022

LIBRI 2021, II PARTE

Ben ritrovati e buon 2022.


Un paio di assenti giustificati... per quarantena

Ecco i libri che ho letto da luglio ad oggi, sono un po' uscita dal mio orticello (nessun autore giapponese se si esclude un oriundo!) ma non ho rinunciato ai miei Simenon e Manzini. 

💙💙 sono i miei personali indici di gradimento.


Antonio Manzini, Vecchie conoscenze 🕵️

Lo Schiavone ritrovato. Nello scrivere le mie impressioni sulla penultima puntata della serie del vicequestore avevo espresso la mia delusione, che avevo attribuito a una fase di fisiologica assuefazione da parte mia al personaggio o al fuorviante titolo, “Ah l’amore l’amore”, ironicamente enfatico rispetto al contenuto (vedi Libri da quarantena). Mi pare invece che in questa avventura (ad oggi la penultima, dato che è prevista per il 13 gennaio l’uscita di “Le ossa parlano”) Manzini maneggi con il consueto piglio le vicende di Rocco Schiavone, intrecciando con rinnovata fantasia le fila dei tradimenti e ribaltamenti in una trama che non si trascina affatto stancamente. 💙💙💙💙

Leggi "Fate il vostro gioco" Antonio Manzini



Marco Vichi, Ragazze smarrite 💃

Adoro Vichi e ho anche avuto la soddisfazione di dirglielo in faccia quando l’ho incontrato tre anni fa (vedi post su Instagram @lauragianninimoz). Mi piace l’ambientazione fra le colline toscane (che esaltano il contrasto fra la bellezza storico-paesaggistica e la violenza delle vicende trattate), il periodo storico (la Firenze post-alluvione del 1966) e il protagonista, che con la sua cerchia di personaggi più o meno colti e bizzarri, permette ampie digressioni alla trama poliziesca. Spesso questa trama è poca cosa ma personalmente apprezzo molto i gialli psicologici e non considero l’intreccio “all’americana”, con strutture lambiccate e colpi di scena finale, un ingrediente indispensabile per un noir. Qui il commissario Bordelli va in pensione ma riesce, prima che il gioco resti, a risolvere un caso particolarmente odioso. Vichi ci immerge nell’atmosfera dell’epoca, fra ville sperdute nel verde e scenari che riportano agli omicidi del Mostro. 💙💙💙


José Saramago, Il Vangelo secondo Gesù Cristo 🐟

Cosa dire di un capolavoro? Pubblicato nel 1991, tratteggia la figura di Gesù in un’ottica umana, con rarissime escursioni nel soprannaturale, offre una versione di Dio per niente bonaria e fa una critica spietata delle conseguenze nefaste della diffusione del cristianesimo. Ciononostante non è mai gratuito e in ogni parola e costrutto di frase si coglie il genio di questo scrittore, premiato nel 1998 con il Nobel per la Letteratura. Pesantuccio ma di grande valore. 💙💙💙💙💙



Samuel Ghelli, Questioni di culo 

“Guida ragionata all’uso di un vecchio tabù nel linguaggio figurato”

È possibile parlare per più di 200 pagine di deretani senza risultare volgari? Samuel Ghelli, casentinese diventato insegnante di Italian Studies presso lo York College di New York, ci riesce benissimo, creando un singolare inventario di tutti i modi di dire riguardanti questa parte del corpo, documentati a partire dalla letteratura più paludata fino ad arrivare ai testi dei rapper più recenti. Non certo per confondere il cuIo con le quarant’ore… 💙💙



Enrico Brizzi, Jack Frusciante è uscito dal gruppo

“Una maestosa storia d’amore e di “Rock parrocchiale”. Bellissima opera prima ambientata a Bologna in un bagno di postadolescenza anni Ottanta/Novanta. Trovato in un’edicola, ingiallito e con il prezzo in lire. Il vecchio Alex è un altro giovane Holden, nostrano e genuino, che sfreccia in bici fra le vie della Rossa, si esprime con un gergo che ti si attacca addosso e cerca disperatamente di sfuggire a un passato da bravo studente amato dai “profii”. La biografia nella quarta di copertina è completamente inventata. In più dedica un’intera pagina a Morrissey e alla più bella canzone degli Smiths… 

💙💙💙💙



Robert T. Kiyosaki, Padre ricco padre povero

La sfida era: può esistere un’equilibrata via di mezzo fra un’umanista disperata e uno squalo della finanza? Davvero capire qualcosa riguardo ai soldi ti condanna ad essere la versione moderna di Ebenezer Scrooge? Ma soprattutto: davvero la casa di proprietà, vero e proprio pilastro dell’economia italica, è una voce in attivo nel nostro bilancio? E ancora: vale la pena lavorare solo per pagare oggetti che non ci servono veramente? A queste e altre domande risponde, o cerca di farlo, “Padre ricco, padre povero”. Il titolo si riferisce al fatto che l’autore, oltre al proprio padre, un istruito professore (quindi povero) che gli consigliava di studiare e specializzarsi per guadagnare di più, ha avuto un secondo padre ideale (ricco), che gli ha consigliato di imparare sempre cose nuove per diventare come lui. 

Per la serie “non più giovani umaniste crescono”, e “no, non è lo sterco del diavolo”, un libro sicuramente sconcertante per chi ha le competenze finanziarie di un bradipo in letargo ma, si spera, arricchente sotto molti punti di vista. Al netto di sogni americani e dichiarate ammirazioni per spregiudicati uomini d’affari americani diventati presidenti, una lettura istruttiva. 💙💙



Georges Simenon, Il piccolo libraio di Archangelsk

La mia dose semestrale di droga simenoniana è stato questo piccolo gioiello. Un ebreo russo ormai naturalizzato francese, libraio collezionista di francobolli, sposato con un’irruente ragazza, si scontra con la rottura dell’illusione di essere parte di una piccola comunità del Berry, in un quartiere mercato dove tutti si conoscono e si chiamano per nome. Meravigliosa rappresentazione della solitudine di uno sradicato. 💙💙💙💙

Leggi"La camera azzurra" di Simenon


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sabato 7 agosto 2021

LIBRI 2021 (I PARTE) "L'INDICE DI MALACHIA"


Foto scattata in Amazzonia 🌴🦜😉

Cosa ho letto nei primi sei mesi di questo secondo anno pandemico? Sarò riuscita a battere i record tipo "un libro a settimana ma anche due" che vanno tanto fra i cultori di libri di ieri e di oggi?
Rovino la suspence: no. 
Però ho conosciuto un paio di autori per me nuovi e tre capolavori. 
 Murakami Haruki, Il mestiere dello scrittore ✍️


Non si tratta di un manuale di scrittura creativa ma di una serie di riflessioni molto personali dello scrittore giapponese riguardo al proprio lavoro e alla propria storia personale di romanziere. Si scopre che da ragazzo a scuola se la cavava ma, benché leggesse interi romanzi in inglese, i suoi voti in questa materia erano appena sufficienti (i licei giapponesi sono poco più che rampe di lancio per i test di ingresso alle Università: importante spunto di riflessione per quanto riguarda la scuola). Spoiler: ogni giorno corre per circa un’ora e poi scrive per altre cinque. Sempre meglio che lavorare… 🤣🤣🤣 


John E. Williams, Augustus 🏛🐺



“Roma non è eterna: non importa. Roma cadrà: non importa. Ci sarà stato un momento di Roma, e non morirà del tutto. Il barbaro diverrà la Roma che avrà conquistato, il nostro latino gli scioglierà la lingua rozza, la visione di quanto avrà distrutto gli scorrerà nel sangue. E, nel tempo che è incessante come so, il costo non è nulla, è meno di nulla.”

Avevo questo romanzo epistolare in casa, comprato da mio marito, che ha gusti piuttosto distanti dai miei in fatto di letture, e che aveva abbandonato dopo un centinaio di pagine. Un giorno mi sono accorta che l’autore era lo stesso di Stoner, ricordandomi che proprio l’omonimo protagonista di quel libro ad un certo punto della sua vita scrive un romanzo storico. Quindi mi ci sono buttata, anche se, dopo un centinaio di pagine, sono stata tentata di replicare l’abbandono già perpetrato in famiglia. Qualche pagina dopo ho cominciato ad apprezzare il quadro d’insieme tracciato dalle singole lettere di personaggi, reali o inventati, che ruotano intorno al primo imperatore romano: Mecenate, Orazio, Virgilio, Cleopatra, Marco Antonio, l’adorata/vituperata/esiliata figlia Giulia ma anche la vecchia balia, cui tanti anni dopo l’imperatore confessa “Ho dato a Roma una libertà di cui io solo non posso godere”. L’ho finito con rimpianto.



Giorgio Moretti, Salvatore Congiu, Lucia Masetti, Dante libera tutti 🔥😇


Ho contribuito a far stampare questo libro, che ho comprato in prevendita, perché seguo "Una parola al giorno" e leggo quotidianamente i loro aggiornamenti, in cui offrono una parola, spesso di uso non comune, analizzando la sua origine e la sua storia. Quindi me lo sono regalato non solo per la soddisfazione di veder stampato il mio nome nei ringraziamenti ma soprattutto per la stima che ho nei confronti degli autori (in particolare l’umanista Lucia Masetti). Non sono rimasta delusa: non è facile divulgare ciò che è alto e puro come il Padre della lingua italiana ma questi saggi riescono a far capire una volta di più che “Dante era quanto di più antipuristico si possa immaginare in letteratura”.

“Bello essere divertenti dabbasso. Ma scendere all’inferno è facile. Difficile conquistare il paradiso. Può valer la pena, però.”



Georges Simenon, Maigret e l’omicida di rue Popincourt 🕵🏻‍♂️




Ennesima indagine di Maigret e ultima delle cinque che compongono il megavolume da me regalato in maniera palesemente interessata a mia madre. 😈 Non mi ricordo già più chi fosse l’assassino ma si sa che i gialli di Simenon non sono fondati sull’intreccio, quel che conta è l’atmosfera, il cibo e le riflessioni del corpulento commissario. Lettura essenziale per superare la terza ondata. Sull’effetto Tavor di Maigret 👈



Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira 🍳🍋



Ho letto questo libro in preda a un cupo equivoco: essendo ambientato in Portogallo durante il regime salazarista, ero convinta che l’intercalare “Sostiene Pereira…”, che dà il titolo al romanzo e  ossessivamente ripetuto in ogni pagina, derivasse dal linguaggio burocratico dei verbali di polizia, e che quindi la narrazione volgesse inevitabilmente verso un infelice finale. In realtà si tratta di un espediente narrativo che toglie drammaticità ma nel contempo ti fa sentire testimone diretto della vicenda. Si tratta di una storia di rinascita morale: il protagonista, un vedovo timido, grasso e impacciato, parte dall’idea della morte e, attraverso la frequentazione di un giovane anarchico di origini italiane, prende a poco a poco coscienza della mostruosità del regime che governa il suo Paese. Un classico della fine del Novecento che all’epoca mi persi per la mia antipatia per i bestseller. 🤦🏼‍♀️



Peter Cameron, Un giorno questo dolore ti sarà utile 🗽🏡👵🏻



Un giovane Holden dai gusti e dalle aspirazioni senili, alle prese con una pazza America e una famiglia ancora più pazza. Cameron racconta con straordinaria leggerezza e ironia un mondo di adulti mostruosamente normali e convinti di sapere tutto, mentre vengono sezionati dallo sguardo di un diciottenne. Meravigliosi il titolo e il personaggio della nonna.


Quali sono secondo voi i tre capolavori della serie? 

Avete libri da consigliarmi?

Vi aspetto nei commenti 💻


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