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sabato 26 gennaio 2019

L’INDICE DI MALACHIA: #LIBRINIREGALINI, CONSIGLI PER GLI ACQUISTI (DI NATALE).


Regalare il libro giusto può rappresentare un problema durante l'anno ma sotto Natale (soprattutto nel tardo pomeriggio del 24 dicembre) può diventare un vero incubo. Ve lo dice una che lo sa per esperienza. 
Ecco un’esile traccia per non brancolare nel buio, a dicembre come negli altri undici mesi.




Patetico tentativo di formare un albero di Natale con i libri.
Gli assenti si scusano ma sono in prestito.
Da un po' di tempo seguo su Instagram una bookblogger (una che parla di libri, per intendersi) fra le più quotate in Italia, Francesca Crescentini, detta Tegamini.
Ha gusti letterari molto diversi dai miei, per esempio adora i fantasy, genere a me inviso al massimo grado, ma ha un'umana simpatia e un'eleganza così forbita nel parlare, che me l'ha resa indispensabile. 

Foto da web. http://www.tegamini.it/
Francesca ha proposto un singolare calendario dell'avvento libresco che ha lo scopo di offrire uno strumento per la scelta di uno dei regali di Natale più gettonati e, spesso, scelti purtroppo a caso. "Perché regalare un libro a Natale non è così facile come si favoleggia... ma se ci mettiamo d’impegno tutti insieme magari la sfanghiamo anche quest’anno." 



Ogni giorno dal primo dicembre Francesca ha proposto un tema in cui deve rientrare il libro del giorno. Non ho partecipato tutti i giorni, a volte per mancanza di tempo, a volte per mancanza di libri validi da proporre. Però ho deciso di riunirli tutti qui per per quando sarò così vecchia (fra sei mesi) da non ricordarmi cosa ho letto ieri l’altro. 


SCIENZA E INVENZIONI. Un libro per chi ambisce a padroneggiare ogni mistero del cosmo.
Comincio (in ritardo, annamo bbene!) questo bizzarro calendario dell'avvento, consapevole che difficilmente riuscirò a portarlo a termine, accogliendo l'iniziativa della geniale Tegamini. In più baro sfacciatamente postando un libro che faccio rientrare nella categoria scienza tirandolo per i capelli. Si vede che ho sempre evitato le materie scientifiche come la peste? Bene.
Perché "Orgoglio e Pregiudizio" (in un'edizione rilegata in pelle che levati)?
Perché si parla della scienza di prender marito, l'unico scopo sociale nella vita di una donna dell'Ottocento. Nel frattempo però Jane Austen ti insegna, fra biglietti portati dai domestici, tè e ricevimenti con quadriglie, l'eterna dualità fra apparenza e verità, nell'incessabile valzer della ricerca della felicità. E anche questa se vogliamo è una scienza.


MAGONI E LACRIMONI. Un libro per chi ha molti fazzoletti ma non riesce mai a finirli. 
Sono una dalla lacrima facile e sono così tanti i miei libri ondulati che non saprei enumerarli. Vi cito solo l'ultimo, intitolato con la data fatale per il vicequestore Rocco Schiavone, che quel giorno vede crollare la sua vita sotto i sensi di colpa. 


VIAGGIATORI E GIRAMONDO. Un libro per chi ama esplorare (anche restando sul divano). Questa volta mi piace vincere facile con un classico ma il sottotitolo mi ha fatto subito venire in mente il protagonista Ismael che, ancor prima di mettere piede sul Pequod, paragona i riti di adorazione pagana del buon selvaggio Queequeg al culto degli antenati dei capitani d'industria suoi contemporanei. Già prima di partire aveva capito tutto. Balena, non ci hai insegnato niente! 🐳☝🏻Da leggere nella bellissima traduzione di Cesare Pavese, che ebbe anche il merito di far scoprire agli italiani questo capolavoro. Scusate la pietosa foto da monitor ma il libro è momentaneamente in prestito. Anzi, chi ce l'haaa? A chi l'ho datooo? 



TERRORI E SGOMENTI. Un libro per chi sostiene di poter affrontare con baldanza anche i clown.
Eraldo Baldini è secondo me uno degli scrittori più ingiustamente sottovalutati del nostro tempo. Scava nel profondo delle nostre paure e i suoi studi di antropologia culturale e etnografia c'entrano eccome. Da regalare a chi si vanta di frequentare i cimiteri di notte. Non dimenticherò mai quel ragno.


STORIA, EVENTONI E PRODEZZE. Un libro per l’Alberto Angela della vostra vita.
Oggi nel il calendario dei consigli libreschi di Natale pensato da @tegamini inserisco questo capolavoro della Némirovsky,  "Suite francese", dove la Storia con la maiuscola si intreccia con le storie. Un libro perfetto, il “Guerra e pace” del XX secolo. 


FLORA. Un libro per una persona che si guadagnerebbe il rispetto eterno dei Puffi.
Dopo una pausa tecnica, ripesco il romanzo breve di Dino Buzzati “Il segreto del bosco vecchio” da cui è stato tratto l’omonimo film di Ermanno Olmi. Una fiaba moderna sulla mitologia arborea come antidoto all’aridità materialistica dell’età contemporanea.


FAUNA. Un libro per gli estimatori delle bestiole (più o meno mitologiche). 
Che la si legga come satira della Russia leninista o metafora del delirio di onnipotenza dell’uomo, questo libriccino ha la potenza e la leggerezza dei veri classici. Il cane Pallino trasformato da un chirurgo in un umano di qualità nettamente inferiore non ce lo dimenticheremo facilmente. A me ricorda anche un viaggio fra Vienna e Praga. 



BIOGRAFIE Per chi ambisce ad issarsi sulle spalle di giganti di ogni tipo. 
Marguerite Yourcenar si innamora di una frase di Flaubert (“Quando gli dèi non c'erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c'è stato un momento unico in cui è esistito l'uomo, solo”) e scrive le “Memorie di Adriano”, biografia di un imperatore in forma di lettera al suo giovane successore Marco Aurelio. Un impero al suo apice e all’inizio della sua discesa, un imperatore che cerca la pace ma deve fare la guerra, che trova l’amore ma lo perde atrocemente. Letto due volte, ancora da capire completamente.


FEMMINE RAGGUARDEVOLI Perché sì. Che diamine. 
1Q84 Murakami Haruki. Una killer apparentemente spietata che si ritrova in un universo parallelo, due lune, un amore puro e sensuale come solo i nipponici sanno descrivere. Non penserete più a un determinato punto della vostra nuca senza un brivido. L’ho letto in corso di pubblicazione e quando ho saputo dell’uscita del secondo volume ho quasi aggredito il libraio che non ce l’aveva. Dategli il Nobel e facciamola finita! 


GENERAZIONI E COMPLICAZIONI Per chi adora le beghe di famiglie immaginarie.
I Buddenbrook, Thomas Mann.
Era la fine del ventesimo secolo e del secondo millennio, c’erano le lire (questo libro ne era costate 12.000), decifravo senza difficoltà caratteri minuscoli e leggevo solo la gente morta. Nel terzo millennio, e ventunesimo secolo, ho scoperto che possono avere del talento anche le persone in vita, condizione peraltro non trascurabile per scrivere. E che poi le puoi incontrare e parlarci, altro plusvalore.
Però devo dire che quei bei mattoni di una volta hanno sempre il loro charme. La storia di questa famiglia ha in sé tutto il fascino della borghesia ottocentesca e insieme i primi segnali della sua decadenza. E poi, il piccolo Hanno... Da regalare a lettori intrepidi o a chi ha dei mobili veramente zoppicanti.


PICCOLI MA SAGGI Per chi ambisce a crescere bimbi prodigio (circa).
Secondo me i veri capolavori di letteratura per l’infanzia sono capolavori di letteratura tout-court: "Il piccolo principe", "Boy" di Roald Dahl sono godibili, oltre che dai bambini, da qualsiasi adulto. Ho scelto Pennac perché la lettura di questo libro dovrebbe essere imposta a chi si proponga di diventare proprietario di un cane, l’appendice “Né ammaestrato né ammaestratore” dovrebbe essere recitata a memoria e la storia di  Cane e Mela, totalmente priva di sdolcinature e banalità ma piena di vita e rabbia autentica, insegna molto a tutti noi. Lo stile di Pennac, diretto ma nello stesso tempo raffinato, ricco di metatafore e silimilitudini, rende adatto il libro anche ad un’analisi del testo per una quinta elementare.


CUORI PALPITANTI Per chi necessita di romanticismo ben motivato.
La follia dei personaggi, esasperata da quella d’amore, porta il romanzo sui binari della tragedia, tratteggiando uno straordinario ritratto di donna, Stella, fragile e fortissima al tempo stesso. Passione, passione, passione, in tutti i sensi.


GENTE CHE CREPA MALE Per gli amanti del giallo e dei detective tormentati.
C’è sempre stato un certo snobismo nei confronti di Giorgio Faletti, sia perché ancora per alcuni il giallo è un sottogenere letterario, sia per il suo passato da cabarettista. Lui in fondo era quello del “giumbotto” e del “se io saprei...”. Ma Faletti era anche un cantautore (ricordiamo “Signor Tenente” a Sanremo, una specie di rap sulla vita del sottoproletariato delle forze dell’ordine), un bravo attore e sapeva scrivere molto bene. Ho scelto una delle sue ultime fatiche letterarie, ambientata nella Milano della fine degli anni Settanta. Faletti aveva la capacità di congegnare i delicati meccanismi del giallo come pochi, direi nessuno, in Italia. E vendeva, vendeva tanto. Forse questo non gli è mai stato perdonato.


VI HANNO DONATO DEI LIBRI? SFOGGIATELI!
Oliver Sacks, Emicrania (per ragioni autobiografiche).
Marco Malvaldi, Negli occhi di chi guarda (perché è un genio).
Gail Honeyman, Eleanor Oliphant sta benissimo (caso letterario dell’anno, per curiosità).
Questo è il mio bottino natalizio, fra regali e autoregali. Anche a voi Babbo Natale ha portato qualche libro? Quale? 



UN LIBRO DEL CUORE CHE NON SIETE RIUSCITI A FICCARE IN UN’ALTRA CATEGORIA.
Questo è un libro con un inizio ostico, in generale sgradevole, senza eroi (se si esclude l’adorata figura della moglie), che tratta temi di una certa gravità come l’Alzheimer, il suicidio, la persecuzione giudiziaria, il mito degli artisti maledetti, il peso di essere ebrei, la divisione culturale fra Canada francofono e anglofono e tanto altro. Richler però lo fa con un tale senso dell’umorismo da rendere indimenticabili alcune pagine (la parte della ricca signora che cerca una malattia chic da beneficiare nelle sue cene di gala è da perdere il fiato). Un finale veramente sensazionale, che ristabilisce la pace per chi (forse) non può più rendersene conto. Letto due volte, cosa che non faccio spesso. 


IL LIBRO PIÙ AMATO DEL 2018
Questo piccolo capolavoro è stato il primo libro letto dell’anno. Maeve Brennan era una narratrice sublime, morta nel 1993, irlandese ma vissuta per la maggior parte della sua vita negli Stati Uniti; ha lavorato per anni al "Newyorker" come giornalista, si è espressa solo con racconti e con questo romanzo breve, ritrovato dopo la sua morte negli archivi di un’università Americana. Avevo già letto “Il principio dell’amore” ma con questo libriccino mi sono proprio convertita. Fra l’altro quella in copertina era lei, bellissima! La conoscete?



IL PRIMO LIBRO DELL’ANNO NUOVO.
Ho cominciato l’anno con il caso editoriale del momento, Eleanor Oliphant mi ha già conquistata, per ora va giù che una bontà, vi faro sapere! Ditemi quale libro avete sul comodino, me li segno tutti! 📚
Un grazie a Francesca Crescentini @tegamini che non solo mi ha consigliato il libro di oggi ma mi ha spronato con il suo gioco assurdo a ripescare le trame e le impressioni su vecchi libri del cuore, facendomeli fissare in qualche modo (sono una che legge in fretta ma che dimentica ancora più velocemente) per poi consigliarli a chi ha la bontà di leggerli. Mi scuso con i miei contatti per l’insistenza con cui li ho importunati, per il costante ritardo nella tabella di marcia, per non aver riempito tutte le caselle (ma sempre di un gioco si trattava), per aver tirato per i capelli alcuni titoli per metterceli per forza e per l’evidente inadeguatezza nel giocare alla “bookblogger”.
Finalmente finisce l’ossessione di trovare sfondi instagrammabili e ringrazierò a vita la mia scorta di tovagliette all’americana che hanno rappresentato la soluzione finale a questo problema.

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