L'Opera, ovvero uno dei motivi per cui un idioma affascinante ma complicato e, per certi aspetti, inutile come l'italiano è la quarta lingua più studiata nel mondo.
Anche solo per questo vale la pena di esplorare il mare magnum del melodramma, sia pure per sommi capi, sia pure con una barchetta scalcagnata come questa "Opera per imbranati".
Anche solo per questo vale la pena di esplorare il mare magnum del melodramma, sia pure per sommi capi, sia pure con una barchetta scalcagnata come questa "Opera per imbranati".
L'azione si svolge a Napoli ma le due sorelle protagoniste sono ferraresi. Fiordiligi (soprano) e Dorabella (mezzosoprano) sono fidanzate rispettivamente con Guglielmo (baritono) e Ferrando (tenore). Ma un giorno i due giovani fanno una scommessa con il più attempato don Alfonso (basso), sicuri della fedeltà delle loro amate.
Così fingono di partire per la guerra e si ripresentano travestiti da nobili albanesi, mirando ognuno alla fidanzata dell'altro.
La cosa fantastica dell'Opera è l'ingenuità con cui alcuni personaggi non vengono riconosciuti dalla propria madre solo perché indossano un cappello diverso!
La cosa fantastica dell'Opera è l'ingenuità con cui alcuni personaggi non vengono riconosciuti dalla propria madre solo perché indossano un cappello diverso!
Opera completa per la regia di Giorgio Strehler
Nel terzettino "Soave sia il vento" le due sorelle, col cinico don Alfonso, augurano buon viaggio ai due falsi soldati in partenza. Sentite come ricama il vecchio Wolfy!
"Soave sia il vento"
Uno dei miei film preferiti comincia proprio con una stupenda aria cantata da Ferrando. Daniel Day-Lewis, sia pur deturpato dagli spasmi, è compreso nel prezzo!
"Un'aura amorosa"
Il mio piede sinistro
Ovviamente (ehm...) le due fanciulle, una dopo l'altra, cedono al nuovo pretendente, si organizzano addirittura delle finte nozze con un contratto stipulato dal finto notaio (Despina, la serva travestita) e si brinda in allegria.
"E nel tuo nel mio bicchiero" da 1:00 a 3:10.
Improvvisamente una marcia militare annuncia il ritorno dei due vecchi fidanzati, i due nuovi (che sono gli stessi!) vengono nascosti e si ripresentano senza travestimento.
Le coppie originarie si ricompongono senza grossi drammi e tutti insieme i personaggi cantano l'illuministica morale: "Fortunato l’uom che prende / ogni cosa pel buon verso, / e tra i casi e le vicende / da ragion guidar si fa".
Un ulteriore esempio dello spirito irriverente di Da Ponte, spalleggiato egregiamente da Mozart, è in alcuni doppi sensi presenti nel libretto: "Una bella seeeeeeee...erenata!" Oppure: "Io vo' bene al sesso vostro, lo sapete, ognun lo sa: ogni giorno ve lo mostro, ve lo mostro, ve lo mostro, ve lo mostro... vi do segno d'amistà!" Che risate che si dovevano fare quei due!
Il flauto magico, titolo originale "Die Zauberflöte" (1791) fu composto da Mozart e rappresentato per la prima volta lo stesso anno della sua prematura scomparsa. Nello stesso anno compose anche il "Requiem", altro capolavoro, non dell'opera ma della musica in assoluto, che vi scongiuro di ascoltare almeno una volta nella vita. Viene da pensare cosa avrebbe potuto ancora produrre una mente simile se solo fosse rimasta in vita ancora un po'...
Nel film "Amadeus" si immagina un Mozart in punto di morte alla prima dell'opera; in realtà il compositore morì circa tre mesi dopo.
Da "Amadeus" di M. Forman (1984).
L'opera è permeata dalla simbologia massonica, infatti il numero tre, sacro per quel tipo di simbologia, ritorna quasi ossessivamente (i tre accordi iniziali, le tre dame, i tre genietti, le tre prove...); il libretto è in tedesco per l'aspirazione del salisburghese di creare una tradizione operistica nella sua lingua madre ed è dunque destinata al grande pubblico. Ebbe infatti un grande successo popolare, cosa che tirò su il morale ad un Mozart in pessime condizioni di salute.
Avrete capito che le trame delle opere non sono mai troppo lineari, ma definire intricata questa è un eufemismo.
Infatti una compagnia rivale stava mettendo in scena un'altra opera sullo stesso argomento e all'ultimo momento Schikaneder, l'autore del libretto e primo interprete di Papageno, decise di fare un cambio di trama, per cui i buoni diventarono cattivi e viceversa!
La storia, ambientata in Egitto, tratta di come il protagonista, Tamino (tenore), conquista il cuore di Pamina (soprano), figlia della perfida Regina della Notte (soprano), aiutato dal bizzarro uccellatore Papageno (baritono), dalle tre dame (due soprani ed un contralto) e dal sacerdote Sarastro (basso profondo), che gli dona lo strumento musicale fatato del titolo.
Pamina intanto, che la madre vuole uccidere per raggiungere il potere nel regno, viene tenuta prigioniera dal moro Monostatos (tenore/baritono) ma, come sempre, il bene trionfa e... vissero per sempre felici e contenti.
Opera completa.
Riccardo Muti, anche lui va lasciato fa'.
Selezione senza recitativi (Highlights)
Ho visto quest'opera qualche anno fa a Genova, con i sottotitoli in italiano e una bellissima messa in scena (mia figlia, allora decenne, riuscì a resistere alle tre ore di rappresentazione, grazie anche ai tanti animali e agli elementi fantastici che popolano questo capolavoro).
Uno dei personaggi più simpatici dell'opera è sicuramente Papageno (da pronunciarsi alla tedesca "Papagheno"), che qui si presenta in una melodia allegra e giocosa.
Aria "Der Vogelfänger bin ich ja" (Papageno)
Per contrasto, invece, il personaggio più odioso è quello della Regina della Notte (soprano di coloratura, ovvero dal timbro acuto, chiaro e dalla spiccata agilità vocale), alla quale tuttavia viene riservata una delle arie più belle e note dell'opera. Nelle note più alte si stenta a distinguere se si tratti di voce umana o di uno strumento musicale. La versione di quest'aria di Edda Moser è stata incisa nel Golden Record della sonda aerospaziale Voyager 2, una specie di biglietto da visita del genere umano per eventuali extraterrestri.
Aria "Der Hölle Rache kocht in meinem Herzen"
(Regina della notte) Edda Moser
Il protagonista maschile, Tamino, si innamora di Pamina addirittura appena vede il suo ritratto (poi dicono dei giovani di oggi che si fidanzano on line!) ed esprime il proprio turbamento amoroso con una dolcissima melodia.
Aria "Dies Bildnis ist bezaubernd schön" (Tamino)
Francisco Araiza
Finalmente anche l'allegro uccellatore trova l'anima gemella! Celeberrimo brano, anch'esso utilizzato per svariate pubblicità. L'animo fanciullo del musicista qui raggiunge una delle sue espressioni più libere.
Duetto con "Pa pa pa pa (Papageno, Papagena)"
da 0:43
Bene, credo che come dose d'attacco possa bastare, spero di non aver annientato definitivamente il vostro desiderio di avvicinarvi a questa forma d'arte purtroppo abbastanza bistrattata.
Anni fa la televisione a tarda ora proponeva registrazioni di opere liriche o teatrali, oggi... vabbe'! Chiudiamola qui.
Fatto sta che una volta l'anno ci ricordiamo di essere il Paese del Belcanto e tutti i telegiornali si collegano con il teatro alla Scala di Milano dove, il 7 dicembre, si svolge la prima della stagione lirica.
Spero di essere stata utile a chi di voi sia totalmente a digiuno di questa materia e che, per il prossimo S. Ambrogio, possa dire: "Questa la so!".
Nelle prossime puntate non vi prometto lo stesso ardore (spero anzi di essere più sintetica!) ma dovete perdonarmi: un idolo è un idolo!
Chi scrive questa serie di post non è né una musicista né una musicologa. Se si è una di queste due cose, la lettura può nuocere gravemente alla salute. Segnalate eventuali sfondoni.
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RispondiEliminaNon vale, sei di parte! 😘😍
EliminaInteressante e completa come la prima parte. Ancora complimenti. Vien voglia di farsi un viaggetto a Salisburgo...tanto per cominciare. ...
RispondiEliminaGrazie, Angela! In effetti sono già stata in pellegrinaggio alla sua casa natale e anche al teatro viennese dove fu eseguita la prima del Don Giovanni. ✌🏻️Posti bellissimi!
EliminaCara Moz, mi sono sentita chiamata in causa dal titolo di questi due post capolavoro. Nonostante il mio amore per il teatro, non ho mai assistito all'Opera e non sono mai stata affascinata dalla lirica. Lo stesso pensiero l'avevo riguardo ai musical, i quali, dopo essermi entrati nelle orecchie, negli occhi e nel cuore durante un viaggio a Londra, ho iniziato ad apprezzare. "We will rock you"... non ne parlerò mai abbastanza.
RispondiEliminaSono convinta che questo tipo di arte non si possa amare solo vivendola attraverso uno schermo. Gli attori, i cantanti, e, più in generale, gli interpreti, devo essere ascoltati dal vivo. Pensa che uno dei miei primi ricordi legati al teatro riguarda l'olfatto; l'attore che interpretava il Gobbo di Notre Dame, primo spettacolo a cui ho assistito dal vivo, sudava in maniera esagerata. Ed io ero in prima fila. (Spero tu non abbia appena mangiato. Non vorrei rovinarti la digestione!) Paradossalmente è stato proprio questo coinvolgimento di tutti i sensi a farmi innamorare del teatro. Ed è la stessa cosa che è successa con i musical. Bello il cinema, simpatica la televisione, grazie Youtube, ma le emozioni che si provano dal vivo non sono paragonabili.
Come sempre sto divagando. Torniamo all'Opera e torniamo al povero Mozart, che nella tomba starà già alzando gli occhi al cielo. Sì, caro Wolfgang, sono logorroica. Abituatici.
Mi piace il modo in cui hai deciso di avvicinare i tuoi lettori all'Opera. Traspare la tua grande passione, e trasmetti entusiasmo e voglia di approfondire l'argomento. Ti ringrazio anche per aver inserito i collegamenti video diretti! Dal cellulare sono passata volentieri al computer portatile, in modo da poter mettere i video anche in sottofondo durante la lettura. Che voci, che suoni meravigliosi. Brividi. Tutte cose che probabilmente non avrei sentito e ascoltato senza questi tuoi due interessanti post ben fatti.
Non conoscevo la trama di "Così fan tutte", ma non sembra male. Molto lontana dall'immagine di noia che troppo spesso e con troppa ignoranza ho associato all'Opera. Eh già... perdonami, Moz! Perdonami, perché non sapevo quel che facevo! La parola giusta non è "imbranata", ma proprio "ignorante", nel senso che ho sempre ignorato il fascino di questa arte.
Un giorno, per provare a rimediare, guarderò Amadeus. Nel frattempo mi sto godendo il Requiem.
NON HAI VISTO AMADEUS?! Esci da questo corpo! Meno male che il Requiem ti esorcizzerà... A parte scherzi, non bisogna prenderlo come una biografia rigorosa ma quel film è responsabile di molti innamoramenti per il genio pazzerello di Salisburgo, non fosse altro che per la colonna sonora! Ti ringrazio per tutti i complimenti che mi fai, tutti siamo ignoranti di qualcosa, è impossibile coprire lo scibile umano (vogliamo parlare di economia aziendale, per esempio? ��) e penso che la propria cultura debba essere un modo per rendere questo mondo un po' più piacevole, non per far sentire gli altri inferiori, no? Comunque, visto che incredibilmente ascolti i miei consigli, prova ad assistere anche solo ad un concerto lirico, le onde sonore emesse da un essere umano dal vivo e senza amplificazione ti arrivano senza filtri. �� Grazie ancora per il bel commento.
Eliminanemmeno io l'ho visto....
EliminaVabbè, si può rimediare facilmente. 😊
EliminaE i miei complimenti anche per questa seconda parte👏🏻👏🏻👏🏻
RispondiEliminaMia sorella, la musicista di casa, concorda con te sul fatto che il requiem vada ascoltato almeno una volta nella vita, insieme a quello di Verdi (ha aggiunto lei!).
Il film di Forman è fantastico: quando Mozart ride fa venire i brividi, a metà tra il pazzo squilibrato e il divertito.
Il flauto magico mi piace tantissimo e direi che le arie di Papageno e La regina della notte sono quelle che mi hanno fatto avvicinare a quest'opera (pensa che ogni tanto mi ritrovo a fischiettare Papageno mentre cucino oppure a gareggiare con mia sorella nella Regina della Notte ma lei arriva più in alto, non c'è storia😅)
Concorrenza sleale! Che bei concerti dovete improvvisare! 😂 Anche il Requiem di Verdi è bellissimo, forse la cosa migliore che abbia mai scritto ma quello di Mozart... rende bella anche la morte! Grazie ancora per i commenti! 😘
EliminaSono un fan di Mozart e delle sue opere, non c'è niente di meglio. Il don Giovanni é sublime, così il flauto magico
RispondiEliminaNon si può che essere d’accordo. 👍🏻 Grazie del commento!
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