Il baldino è un dolce che non è dolce ma nemmeno salato, appartiene alla
tradizione del Casentino, è senza glutine ed è di realizzazione molto semplice.
Da noi è un classico ma se non siete del posto una premessa è doverosa.
La valle del Casentino è ricca di
foreste, in particolare di selve, come vengono chiamati qui i boschi di
castagni.
Queste erano una vera manna per le
classi più povere, cui la terra non regalava molto: i campi di grano, in
un territorio prevalentemente montuoso, sono rari e un tempo erano proprietà
quasi esclusiva dei benestanti, quindi nel periodo autunnale intere famiglie di
estrazione popolare battevano palmo a palmo le selve per raccogliere le
castagne che, asciugate in seccatoi per mezzo del calore del fuoco, potevano
essere conservate, macinate e mangiate sotto forma di polenta oppure di
baldino, (castagnaccio).
Come diceva il proverbio: “Che tu mugoli o ‘n tu mugoli, pan di legno e vin di nugoli” Cioè, che ti vada bene o no, polenta di castagne e acqua.
Come diceva il proverbio: “Che tu mugoli o ‘n tu mugoli, pan di legno e vin di nugoli” Cioè, che ti vada bene o no, polenta di castagne e acqua.
Ovviamente se si poteva veniva
aggiunta frutta secca autunnale, come l’uva passa, le noci e i pinoli.
INGREDIENTI:
300 g di farina di castagne.
Mezzo litro d’acqua.
Olio extravergine d’oliva.
Una manciata di uva passa.
Una manciata di pinoli.
Una manciata di gherigli di noci.
Rosmarino.
Un pizzico di sale.
Mettere l’uva passa a rinvenire in
una tazza d’acqua calda.
Setacciare la farina di castagne
(indispensabile per non formare grumi).
Aggiungere a poco a poco l’acqua alla
farina, aggiungere un pizzico di sale e mescolare con una frusta.
Alcuni suggeriscono di far riposare una mezz’ora.
Alcuni suggeriscono di far riposare una mezz’ora.
Prendere una teglia bassa e ungerla
con olio extravergine d’oliva, spargere una parte del rosmarino, delle noci e/o
pinoli.
Aggiungere al composto 7 cucchiai
d’olio, l’uvetta, un altro po’ della frutta secca e rovesciarlo nella teglia.
Quando cuoce vi sembrerà di sentire
odore di arrosto, in realtà è un ottimo dessert un po’ fuori dai canoni
consueti.
Ovviamente non essendoci lievito non
cresce e viene molto basso. Il colore è proprio quello della buccia della
castagna con una superficie screpolata.
Buon appetito!
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