Ciao! Vediamo un po' cosa ho letto nella prima parte del 2022 (così evito di rileggerli per dimenticanza fra qualche anno!).
Non fosse mai successo... Carambole di H. Nesser
Carlo Mazza Galanti, Ma cosa pensavi di fare? Romanzo a bivi per umanisti sul lastrico 🏛💸
Il titolo sembra tagliato sulla mia esperienza di vita e l’ho preso sulla spinta dell’entusiasmo. È scritto con estrema intelligenza e ironia, con l’aggiunta di una cultura e un substrato di esperienze reali devastanti (il capitolo su Orizzonte Scuola è da incorniciare). Manca sicuramente la leggerezza, quella cosa che probabilmente è mancata a chi è stato giovane negli ultimi vent’anni. Devo dire poi che le storie a bivi non mi sono mai piaciute (a partire da quelle di Topolino), perché spezzano troppo il flusso narrativo e brechtianamente ti estraniano. Io non voglio essere estraniata, voglio essere coinvolta quando leggo. Veramente ben scritto ma, per quanto mi riguarda, deprimente.
Kate Northrup, Soldi: una storia d’amore 💰💕
Avete mai visto “I love shopping”? Questo libro sembra scritto dalla protagonista, giornalista economica che consigliava tecniche di risparmio e investimento, perennemente in rosso in banca per una dipendenza patologica dallo shopping. Kate Northrup, rampolla di una benestante famiglia americana, racconta il proprio difficile e, diciamolo, privilegiato rapporto con il denaro, declinandolo al femminile e buttandola sul sentimentale. Il che non è in sé sbagliato e offre spunti interessanti ma lo fa rimasticando il sempre valido Kiyosaki (vedi recensione Padre ricco, padre povero) e il mai dimenticato Trump (che, ci ricorda, ha fatto bancarotta nove volte e nove volte è ridiventato miliardario…). In sostanza, come diventare ricchi essendolo già.
Contraddittorio ma con sufficienti spunti di riflessione.
Carlotta Perego, Cucina botanica, vegetale, facile, veloce 🌱👨🍳
Mi piacciono molto i libri di cucina con quelle belle foto che fanno sembrare anche un pappone orrendo un’opera d’arte. Come amo ripetere, non sono una di quelle persone che trovano rilassante cucinare, soprattutto quando in una mezz’ora scarsa devi preparare qualcosa che non solo nutra e sia sano, ma sia anche gustoso e, che diamine, bello da vedere. Paradossalmente imparare nuovi piatti o mezzi per risparmiare tempo (come preparare in anticipo o organizzare meglio le attrezzature) permette a noi “disadatti in cucina” di starci meno a pensare e starci meno (in cucina). Non sono vegana come l’autrice del libro, youtuber e influencer, (signora mia, dove andremo a finire?) ma, come molti sanno, il consumo di carne è una delle fonti maggiori di inquinamento, oltre a non essere sanissimo. Quindi cerco modi divertenti per esplorare il meraviglioso mondo dei legumi e delle varie fonti di proteine non animali.
Godibilmente vegano.
Ti piace cucinare? Beato/a te!😉
Sara Olivieri, Inizio lunedì 🍝📆
Seguo Sara @iniziolunedi perché è una dottoressa molto intelligente e ironica che combatte quotidianamente contro i preconcetti legali alla “dieta” che oggi abbiamo tutti nel cervello, la cosiddetta “diet culture”. La salute non è solo fisica ma anche mentale, quindi non è detto che una persona che ci sembra in sovrappeso sia in condizioni di salute peggiori di una che ci appare magra e in forma (il caso di Lady Diana può essere esemplificativo); stare “a dieta” per un periodo per perdere peso spesso è controproducente (e questo lo avevamo capito in molti), la dieta in realtà è quella che seguiamo tutti i giorni; lo “sgarro” non deve essere vissuto come un atto delinquenziale ma è una normale variazione della nostra dieta, che deve appunto essere varia ed equilibrata, nelle quantità e nella qualità. Detto così sembra facile ma lei lo fa sembrare ancora più semplice: ritornare come quei neonati in età da svezzamento nel famoso esperimento in cui, messi davanti a vari alimenti, ognuno prendeva esattamente la dose dei vari nutrienti necessaria alla loro crescita, né in eccesso né in difetto. Il cammino non è in discesa ma si può fare. Leggendo questo libro ho dovuto combattere diversi pregiudizi difficili da estirpare.
Spiazzante.
Paul Auster, 4 3 2 1. 🇺🇸👯👯
Questo libro comincia e finisce con una barzelletta che è il nucleo ispirativo del libro stesso.
Un solo protagonista declinato in quattro gradazioni di vita, a partire dal momento zero, la notte in cui muore, o non muore, suo padre in un incendio. Da lì si dipanano le diverse vite del personaggio, con alcune costanti, molta vita e altrettanta letteratura nel mezzo. Quattro libri in uno, quindi. Confesso che a un certo punto ho dovuto cominciare a farmi uno schemino per non confondere i vari Ferguson. Non avevo mai letto nulla di Auster ma credo che lo farò ancora.
Ambizioso e semplice. Capolavoro.
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Daniela Lucangeli, A mente accesa 🧠👩🏼🏫
L’autrice è una delle più brillanti esperte non solo italiane di psicologia dello sviluppo, ha studiato e lavorato all’estero ma non esita a raccontare il suo disastroso esordio come maestra: ritrovandosi con una classe speciale da sola a diciott’anni, non trovò di meglio che scappare dalla finestra che dava sui campi. Questo le costò un’ammonizione che figura ancora nel suo fascicolo personale ma che non bastò a fermarla, anzi… Un esempio di come l’ipersensibilità possa essere una marcia in più per capire gli altri, specie quando sono piccoli e nessuno si china alla loro altezza per guardarli negli occhi. Consigliatissimo a insegnanti e genitori alle prese con i compiti, per capire perché gli errori non devono essere demonizzati.
Umile.
Sandor Marai, Le braci ❤️🔥🏰
Il romanzo gira intorno ad un unico fatto, centrale nella vita del protagonista, che riceve un vecchio amico d’infanzia nel suo palazzo per un ultimo incontro, vista l’età avanzata di entrambi. Per un’intera notte il generale si produce in un interminabile monologo, al quale l’amico risponde raramente e in modo laconico. Chiuso in un castello d’orgoglio, il vecchio generale si chiede se sia valsa veramente la pena rimanere arroccato nelle proprie posizioni.
Ripetitivo ma non noioso.
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Stefania Bertola, Romanzo rosa. 💗✍️
Avete mai letto quei romanzetti rosa in cui, dopo l’opportuna dose di vicissitudini e traversie, “egli la stringe fra le sue maschie braccia” e convolano finalmente a giuste nozze? Pensate che sia così facile scriverne uno? Frequentereste mai un corso per imparare a farlo? La protagonista di questo romanzo, che potremmo definire una bibliotecaria single gattara, si immerge in questo mondo fatto di regole ferree (lei non deve mai essere di ceto superiore a lui, per esempio) insieme ad altri compagni di scrittura, le cui storie si intrecciano ai Melody (così viene storpiato il nome della suddetta collana di romanzi rosa) che stanno creando. I brani delle lezioni di Leonora Forneris, con la sua solenne frivolezza, sono fra i più spassosi che abbia mai letto.
Intelligentemente esilarante.
Antonio Manzini, Le ossa parlano 🦴🕵️
Un medico in pensione trova, durante una passeggiata in un bosco, delle ossa che sbucano dal terreno. E qui una rottura di co… del decimo livello si abbatte su Rocco Schiavone, ovvero il caso di omicidio. I resti risultano per di più appartenere ad un bambino. Ancora una volta Manzini sa intessere un bel romanzo giallo, con una struttura ad anello, che sottolinea l’importanza dei dettagli e anche del noioso ma necessario lavoro di controllo dei dati a tavolino.
Ho finalmente capito da chi ha preso ispirazione Manzini per il personaggio di Schiavone: Girardo Patecchio, un autore del Duecento che nella sua Frotula noiae mortalis elenca persone e situazioni spiacevoli: la povertà, la strada rotta, il rasoio che non taglia, le donne che chiedono soldi… Chissà se anche lui aveva un cartellone?
Sempre valido.
Georges Simenon, Il testamento Donadieu 👨👩👧👦🏠
Nemmeno questa volta Simenon ce la fa a non partire con il morto ma non si tratta propriamente di un giallo: il racconto si evolve nell’epopea di una ricca famiglia di provincia e delle sue peripezie per sussistere sopra un certo livello dopo la morte del capofamiglia. Bellissimo ritratto di donna nel personaggio di Martine. Definito da Camilleri come il più balzacchiano dei romanzi di Simenon, ha per me avuto il valore aggiunto di distrarmi durante le eterne giornate e, soprattutto, nottate di una breve degenza ospedaliera. Si conferma quindi il valore terapeutico/calmante dello scrittore belga. Sull’effetto Tavor di Maigret 👈
Splendido.
Gianrico Carofiglio, La disciplina di Penelope 🏋️♀️👩🏻⚖️
Le donne dei romanzi di Carofiglio sono sempre fortemente “fuori norma” e trasgressive: non fa eccezione Penelope Spada, ex magistrata dimessasi per un grave fatto non meglio precisato, bellissima e forte fisicamente ma dedita all’alcol e al fumo in maniera piuttosto preoccupante. Nel romanzo racconta in prima persona di un’indagine privata presa in carico senza troppo entusiasmo, per riaprire un caso di omicidio ormai archiviato.
Breve ma piacevole.
Passione cinema:
L'Opera per imbranati:
Grazie a tutti quelli arrivati fino qui, magari da Facebook o Instagram: eroi! 🎖️
Facebook Laura Giannini
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